NISCEMI MARCIA CONTRO IL MUOS

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Circa duemila persone, sindaci e amministratori con fasce tricolore, movimenti e sindacati, qualche bandiera di partito. Un lungo e coloratissimo corteo, guidato dalle mamme No Muos, questo pomeriggio ha raggiunto la base di Contrada Ulmo per dire no all’area militare e alle sue antenne.
Da tutta Italia il popolo che contesta il mega impianto di telecomunicazioni della Marina statunitense è giunta a Niscemi per il NO MUOS DAY.
Subito dopo la partenza alcuni attivisti No MUOS hanno dato fuoco ai 29 fogli di via e divieti di dimora ricevuti nelle scorse settimane per mano di polizia e magistratura. Il messaggio indirizzato a chi pensava di scoraggiare la partecipazione di coloro che fino ad ora sono stati la parte attiva e propulsiva del movimento non poteva essere più chiaro.
La protesta aveva una doppia finalità: ribadire ancora una volta la preoccupazione dei niscemesi per la salute pubblica e il no netto alla guerra. La manifestazione è stata caratterizzata, infatti, anche dalla presenza di tante bandiere palestinesi, sottolineando come il MUOS (attualmente non operativo ma, pare, in fase di test) sarà direttamente coinvolto in operazioni del tutto simili in quanto a brutalità e morte indirizzate a conquistare e controllare risorse e territori.
Massiccia la presenza delle forze dell’ordine che hanno vigilato sulla manifestazione. Non sono mancati momenti di tensione soprattutto quando gli attivisti hanno tentato di tagliare la rete di recinzione per entrare nella base e raggiungere i sette attivisti sui tralicci. La polizia dall’interno della base vigilava per non far entrare nessuno ma immediatamente dopo il taglio delle reti gli agenti hanno tentato di bloccare, con qualche manganellata, le prime persone che attraversavano il varco. Dopo aver fatto breccia nella recinzione la polizia non ha potuto far altro che retrocedere di fronte all’ingresso dell’intero corteo dentro la base.
Un gesto di disobbedienza civile, giustificato, come hanno sottolineato i manifestanti «dall’amore e dal rispetto per un territorio violentato e reso quantomai pericoloso a causa della presenza di questi sofisticati strumenti di morte».

A conclusione della manifestazione, mentre gli altri manifestanti ritornavano al campeggio-presidio, alcuni attivisti sui tralicci hanno deciso di interrompere l’occupazione stremati dalle due lunghe giornate di lotta passati sotto il sole cocente, gli altri continuano invece la lotta a oltranza.

A. Roberto

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3 thoughts on “NISCEMI MARCIA CONTRO IL MUOS

  1. La nato usa pesantemente mafiosi e stalker per eliminare sinistrorsi. Lasciano il mio blog per non lasciare troppe tracce tradizionali e fare perdere tempo credendo che serva

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